domenica 19 febbraio 2012

Margherita Vaghi e Labolsina

Benvenuti su Storie da Urano, il blog che racconta le storie dei cambi di direzione che la vita può prendere e cerca di indagarne le motivazioni in origine. Sono ben lieta di iniziare questa avventura con l'intervista a Margherita Vaghi, anima e ideatrice del brand Labolsina, borse che prendono vita grazie alla vigile supervisione di Nicola Bellomo.

Dopo aver conseguito il diploma in art direction presso lo IED di Milano, Margherita inizia la sua esperienza lavorativa presso alcune agenzie di pubblicità. A 29 anni decide di partire per Barcellona dove approfondirà la sua esperienza come graphic designerLa sua professione non viene mai abbandonata: nel percorso di Margherita vengono sperimentate diverse strade tra cui l’arte, l’interior e il fashion design. Attualmente infatti, si dedica allo sviluppo del brand Labolsina
Ha 38 anni e vive a Monza con frequenti visite a Barcellona.

Potete scoprire Labolsina su www.labolsina.com



• Labaulè, collezione City


SDU: Ciao Margherita, hai iniziato a lavorare nel 1997 come art director nelle agenzie pubblicitarie, poi, in seguito hai creato anche dei progetti tra cui appunto Labolsina. In che misura il tuo background incide su quello che fai? 
R: Ho sempre pensato che il mio background da art director mi abbia costantemente accompagnata in ogni esperienza. Il processo creativo è la parte che più mi affascina: avere una idea, capire come svilupparla e alla fine vederla realizzata è appagante. In agenzia di pubblicità ho imparato a seguire un processo creativo che ho adottato ogniqualvolta iniziassi un nuovo progetto. 


• Labaulè, collezione City

SDU: Quello che crei rivela un approccio comunicativo aperto naturalmente pregno di un forte respiro internazionale. Sembra sempre che tu sia costante ispirata, ma cosa ti ispira maggiormente? 
R: Credo di essere ispirata dall’idea che ho sempre voluto avere di me stessa: fin da quando ero piccola desideravo viaggiare, confrontarmi con gli altri e vivere sempre in posti nuovi. Mi rendo conto di non aver compiuto a pieno questo progetto quindi è come se dentro di me ci fosse sempre quella fiamma che mi porta a raggiungere ciò che ho sempre desiderato.
• Lavic, collezione Fresh
SDU: Ami molto viaggiare, anzi, forse è più appropriato dire che non ami essere stanziale, qual è il posto dove ti senti a casa? 
R: La stanzialità mi ha sempre soffocata, ho sempre pensato che la mente per creare abbia bisogno di stimoli nuovi che possono arrivare sia dalle cose che dalle persone. Non a caso il progetto della Bolsina nasce quando vivevo a Barcellona, il nome ha un chiaro riferimento alla parola “Bolso” che in spagnolo significa borsa. La città catalana ha rappresentato e continua a rappresentare un rifugio, un luogo in cui riesco a entrare in contatto con la parte più creativa di me.

• Lasac, collezione Fresh

SDU: Labolsina si basa su un’idea fantastica e super-contemporanea: il riuso. Che si potrebbe anche interpretare come ricircolo di idee e progetti che reinterpretati creano il nuovo. Quanto senti tuo questo genere di approccio? 
R: Mi ha sempre affascinato aprire l’armadio di mia madre per trovare vestiti vecchi… vive in me una tensione verso ciò che ha una storia, la stessa cosa l’ho fatta recuperando i tessuti nel magazzino di mio padre che da oltre 30 anni arreda hotels di lusso. Mi arrampico sugli scaffali per trovare quello che non viene più utilizzato trovando un fascino nelle trame dei tessuti degli anni '70 un tempo utilizzati per confezionare imbottiti o tende. Spesso le cose più belle nascono accoppiando con gusto oggetti che visti singolarmente non significano molto, è una bella sfida dare anima a qualcosa che per anni è stato abbandonato.

• Margherita e Nicola

SDU: L’incontro con Nicola è stato fondamentale per la realizzazione del progetto della Bolsina, a parte gli obiettivi imprenditoriali, cosa vi accomuna? 
R: Credo una costante irrequietudine caratteriale che ci tiene sempre vivi.


// Fine prima parte.

Leggi la seconda parte dell'intervista.

Tutte le foto di questo post sono di Oleandroart


Nessun commento:

Posta un commento