giovedì 15 novembre 2012

Nuovi fotografi / Anna Ambrosi • 2° parte

Anna è sorridente di un sorriso da vero spirito libero e qui continua a raccontarci la sua storia, che dal management aziendale l'ha portata a dedicarsi - quasi - a tempo pieno alla sua passione: la fotografia.

Qui potete vedere il resto del suo lavoro, qui potete diventare suoi fan e qui seguire i suoi scatti più estemporanei su Instagram.

• ph Anna Ambrosi
"Qualche settimana fa ho seguito un workshop sui “miriorama”, l’antico gioco di tessere illustrate per ricreare di volta in volta le vedute di un paesaggio fantastico. Sto pensando di applicare questa tecnica ad un progetto narrativo/fotografico che ho in mente da un po’."

SDU: Sembra che l’immagine sia parte di te. L’hai anche tatuato, con la tua calligrafia, perché oltre a fare delle bellissime foto ti cimenti anche come calligrafa. Occhio e scrittura come talenti naturali, hai mai pensato di coniugarli in un’unico progetto?
R: Più che alle immagini, pensavo soprattutto all’immaginazione in senso ampio. Credo che la fantasia sia una cosa che può davvero salvare la vita, quello che mi auguro per il mio futuro è di non perdere mai la capacità di immaginare. Quanto alla fotografia combinata con la calligrafia… ci ho pensato, sto facendo qualche esperimento. Non ho ancora sviluppato completamente la cosa, per il momento posso dirti che gli ingredienti saranno negativi, incisioni e canzoni… stay tuned!  :-)

• ph Anna Ambrosi
"Una cosa che ho imparato è cercare di guardare oltre i soggetti principali. In questa foto uno zio aspetta lontano dalla folla che tutti abbiano salutato gli sposi."
SDU: Lavori per un’agenzia fotografica piuttosto conosciuta, questo ti permetterà indubbiamente di essere a contatto sia con i fotografi ma anche con le esigenze dei clienti. La vivi come una palestra?
R: Assolutamente si, il lavoro in agenzia è un’autentica scuola perché ho la possibilità di vedere ogni giorno centinaia di foto, la maggior parte delle quali veramente di altissimo livello. Tra i lavori dei fotografi che rappresentiamo ci sono degli esempi di profonda ricerca e autentica passione per la bellezza, di puro amore per la narrazione. Sono tutti molto disponibili e io sono davvero avida di suggerimenti, consigli o anche solo di storie che mi vengono raccontate… questi anni in agenzia per me sono un’esperienza impagabile. 

• ph Anna Ambrosi
"Quando fotografo cerco di essere molto poco “invasiva”, ad esempio utilizzando pochissimo il flash. È senz’altro un rischio, ma mi permette di cogliere momenti che altrimenti non avrebbero conservato la stessa intensità. "
In realtà mi sento sempre molto in imbarazzo a mostrare una mia foto o a chiedere un consiglio a loro che sono fotografi eccezionali, anche perché io stessa di mese in mese rivaluto il mio lavoro e mi rendo conto di quanto devo ancora imparare. Però questo lavoro lo amo davvero, sono anche disposta a espormi al ridicolo se può servire a farmi migliorare.

• ph Anna Ambrosi
"L’ultimo matrimonio che ho consegnato, vicino Bologna."
SDU: Fai molti reportage di matrimoni e mi hai detto che ti piace molto: credo che il tuo carattere solare ti aiuti a non farti assalire dagli isterismi delle spose… in un giorno così unico le emozioni sono tante e immortalarle  è quasi una “responsabilità”. È così?
R: Fare un reportage per un matrimonio è una grande responsabilità, quello che rende questo lavoro così delicato è proprio il fatto che sarà una giornata unica, non c’è alcun margine per errori o problemi tecnici. Senz’altro il mio carattere mi aiuta, ma ti posso garantire che un po’ di agitazione c’è sempre. Eppure, penso che questa agitazione sia una cosa preziosa, la garanzia che metterò tutta me stessa nel servizio che sto per fare e che comunque vada sarà un lavoro fatto con vera passione… quando non sentirò più quell’agitazione, forse, sarà ora di cambiare soggetto.

• ph Anna Ambrosi
"Sono molto legata al primo matrimonio che ho scattato, sono tra le foto a cui sono più affezionata."


Grazie Anna!


Potete continuare a scoprire il mondo di Anna qui sul suo sito, il suo blog, seguirla su Instagram, o sulla sua pagina Facebook.




Leggi la prima parte dell'intervista •



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