martedì 23 luglio 2013

La finestra di fronte e la Pasticceria su Misura • prima parte


Alessandra voleva fare la pittrice. O la pasticciera. Poi si è occupata di finanza. Indovinate cosa fa ora?






SDU: Ciao Alessandra e benvenuta su Storie da Urano, raccontami l’inizio di questa bellissima storia: come sei passata dai numeri della finanza ai numeri che indicano l’esatta composizione della pasticceria?

R: Dopo la laurea ho lavorato per una decina di anni presso filiali di banche estere occupandomi di tesoreria e mercati finanziari. L’avvento dell’euro cambiò radicalmente lo scenario e la struttura del sistema bancario per cui decisi di cambiare lavoro accettando l’offerta di una società di consulenza attiva nella cosidetta “new economy”. La scelta non fu felice perché circa 3 anni dopo (nel 2003) la società presso cui lavoravo fece una grossa ristrutturazione che comportò un notevole snellimento del personale. Mi trovai così senza lavoro, alla soglia dei 40 anni e con un profilo professionale molto specializzato e molto ben remunerato. Non riuscendo a trovare un’occupazione nell’ambito a cui ero abituata decisi di provare a realizzare il mio sogno di sempre: fare il pasticcere. E l’ispirazione mi venne dopo aver visto “la finestra di fronte” di Ozpetech.



SDU: Perché proprio una pasticceria?

R: Perché quando ero piccola avevo due sogni: fare il pasticciere o fare il pittore (mi piaceva molto disegnare). Sarà che vedevo difficile vivere d’arte iniziando a tarda età!



SDU: Quando hai capito che potevi camminare con le tue gambe e aprire una pasticceria tutta tua?

R: Presa la decisione ho anzitutto investito una parte delle mie disponibilità seguendo corsi di pasticceria presso la Castalimenti di Brescia e poi ho cercato lavoro presso una pasticceria. Fui molto fortunata perché trovai subito. Così ho fatto 6 anni di gavetta, molto duri, impegnativi ma decisivi. questo (come tutti immagino) non è un lavoro che si inventa e non basta saper fare le torte per aprire una pasticceria (avremo se no quei 40 – 50 milioni di pasticcerie in Italia, no?)



SDU: Quali sono le difficoltà che hai incontrato, se ce ne sono state?

R: Le difficoltà di ordine burocratico sarebbero in grado di dissuadere chiunque dall’idea di aprire una propria attività; combinate poi alle difficoltà di reperire risorse finanziarie sul mercato,  il rischio di rinuncia è elevato. Fortunatamente ho avuto il supporto finanziario della mia famiglia e quello psicologico, altrettanto importante, del mio compagno.



Potete scoprire Pasticceria su Misura qui, nel blog che Alessandra cura personalmente, oppure qui o, meglio ancora, dal vivo, qui: via Cavour 85 a Lecco. 


Leggi la seconda parte •

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